NELLA RINASCITA DOPO LA DITTATURA COMUNISTA LA CHIESA ALBANESE FESTEGGIA IL 300.MO ANNIVERSARIO DEL CONCILIO DI ARBERI
LEZHE. = La Chiesa cattolica albanese si è ritrovata ieri presso la città di Lezhe (nella parte nord-occidentale del Paese), nell’antica chiesa, recentemente restaurata, della decollazione di San Giovanni Battista, dove trecento anni fa si svolse il concilio di Arberi. Circa 110 sacerdoti, 300 religiose e un centinaio di religiosi, hanno voluto così ricordare l’anniversario dell’avvenimento che diede ai cattolici albanesi lo spirito per conservare la fede di fronte alla penetrazione dell’esercito ottomano. Proprio a quell’evento, si richiama la Chiesa albanese attuale in questi anni di ricostruzione dopo la dittatura comunista.
“L’Albania ha intrapreso da anni il suo cammino per l’integrazione in Europa – ha dichiarato l’arcivescovo di Scutari e presidente della Conferenza episcopale albanese, mons. Angelo Massafra, italiano–ma permangono ancora gravi problemi socio-economici. La disoccupazione è molto alta, i giovani emigrano all’estero e gli anziani vengono abbandonati. La povertà è diffusa, specie nelle periferie e nelle zone rurali. Continua la mancanza di vie di comunicazione”. In una situazione così complessa, la Chiesa cattolica (che rappresenta solo il 6 per cento della popolazione) continua il suo impegno pastorale e di assistenza alle persone più bisognose. E’ previsto per fine giugno un pellegrinaggio che coinvolgerà i giovani di tutte le diocesi. “I pellegrinaggi piacciono molto anche ai giovanissimi – sottolinea l’arcivescovo – come pure risultano apprezzate le iniziative culturali, i convegni e i seminari di studio. Per la prossima estate abbiamo organizzato iniziative di evangelizzazione della gente che vive in montagna”. Già partita, inoltre l’organizzazione per il pellegrinaggio nazionale a Roma in occasione della beatificazione di madre Teresa di Calcutta, che avverrà il 19 ottobre prossimo. (M.A.)